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Magistero: Chi è veramente Papa Francesco ?

di Don Cesare Bissoli SDB

La domanda è semplice e la risposta è facile, o meglio, sembra facile. Ma non è così: attenzione a non lasciarsi portare via il “segreto” di questa persona, che ci è così cara da aprire con il suo ricordo questo nuovo anno della nostra Rivista. Lo facciamo non dicendo tutto su Papa Francesco, ma segnalando, in tre flash, certi aspetti che il lettore può integrare con il suo punto di vista.

1. Una persona che gode una generale simpatia, affetto e fiducia, in una parola, è credibile
Partiamo da una indagine condotta dall’Istituto Toniolo dell’Università Cattolica di Milano al tempo della ormai celebre Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro nel luglio del 2013.
Appare che il 71,6% dei giovani ha ‘fiducia’ (molta 43%) nel Papa Francesco; 91,5% lo trova simpatico; il 91% lo apprezza per la capacità comunicativa; l’ 85% perché ”vicino alla gente”, per la cura dei poveri, a favore della pace; circa il 60% per la cura della vita di preghiera, il rispetto dell’ambiente (da Avvenire 20 luglio). Questo atteggiamento dei giovani possiamo estenderlo tranquillamente a vastissimi strati della popolazione in Italia (e altrove), tra cui possiamo contare i lettori della nostra Rivista. La prima risposta alla domanda “chi è veramente Papa Francesco” va ben oltre la semplice constatazione di una persona gradevole, vi è attorno a lui un sentimento che si prova verso una persona di cui sentivamo il bisogno, noi credenti per primi, ma stupisce felicemente che analogo sentimento lo provino tanti che si sentono lontano dalla Chiesa e si riavvicinano ad essa: lo constato personalmente nel confessionale.

2. Il ’segreto’ di Papa Francesco
Questa sua credibilità, che è la qualità più importante per chi compie una missione in nome di Gesù, non spunta dal niente, la simpatia che gli riconosciamo deve fare un passo avanti e vedere le ragioni. Ricordiamo pure certi gesti esterni: la semplicità e vicinanza con la gente ( è indimenticabile quel ‘buona sera’ dalla loggia di S. Pietro nella sua prima manifestazione pubblica), anzi la ricerca del popolo di Dio, a partire dai piccoli e dai poveri, dagli emigranti…, da quelli che vivono nelle “periferie dell’esistenza”, come le chiama lui. Ebbene egli si comporta così perché così ha fatto Gesù e vuole continuare a farlo, è il suo vangelo, la sua bella notizia per tutti gli uomini. Papa Francesco sente in coscienza che il suo compito di Papa è di continuare ad annunciare la “bella notizia” di Gesù che “passa per fare del bene a tutti” (come predicava il primo Papa S. Pietro a Gerusalemme, Atti 10,38).
Lo faremmo triste se applaudendolo dimenticassimo che la causa di tutto è Gesù di Nazaret, il Signore che è Risorto, perciò vivente e contemporaneo. Gesù è il suo segreto. Un Gesù che è bella notizia perché fa conoscere a tutto il mondo che Dio è un Padre che vuol bene a ciascuna persona, ha misericordia, cioè ci “mette il cuore nelle miseria dell’uomo” perchè ritorni a casa, come nella parabola del figlio prodigo ( cf Lc 15,11ss).
“Cristo è il centro, Cristo è il riferimento fondamentale, il cuore della Chiesa. Senza di lui Pietro e la Chiesa non esisterebbero né avrebbero ragion d’essere” (16 marzo 2013).

3. Il servizio di Papa Francesco
È ridare alla Chiesa la sua carta di identità: essere il corpo di Gesù, tramite il quale, come un giorno in Palestina, Gesù “ porta il lieto annuncio ai poveri”. Di qui si comprende la sua volontà di riforma, l’invito alla trasparenza specie nell’uso del denaro, la fuga dal carrierismo, la cura degli ultimi…
“Esprimo la mia volontà di servire il Vangelo con rinnovato amore, aiutando la Chiesa a diventare sempre più, in Cristo e con Cristo, la vite feconda del Signore” (15 marzo 2013).

* Don Cesare Bissoli.
Salesiano di Don Bosco, nato a Bussolengo (Verona) nel 1933, presbitero nel 1961, licenza in Sacra Scrittura al Biblico di Roma, dottore in teologia alla Pontificia Università Salesiana, docente di catechesi biblica, emerito.
Responsabile per molti anni del Settore Apostolato Biblico italiano; consultore dell’Ufficio Catechistico Italiano e dell’insegnamento di religione presso la CEI, attualmente direttore della comunità San Francesco di Sales a Roma nell’Università Pontificia Salesiana.