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La voce dei lettori

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Volontà di aiutare le persone

Dino, Papino

 

MILANO, 26 LUGLIO 2011-



SE VOGLIAMO VERAMENTE AIUTARE LE PERSONE  QUALCOSA DI STRAORDINARIO PUO' ACCADERE


Oggi è il giorno ideale per recarmi a Milano, mio cugino Fabrizio sta incontrando delle difficoltà familiari e desidero sostenerlo, almeno fare sentire la mia presenza per non lasciarlo da solo.
Quindi di buon mattino prendo il treno per arrivare sul luogo milanese per le 11.30 circa. Il momento del nostro incontro è intenso, è molto tempo che non riusciamo a parlarci e ora finalmente siamo insieme.
Mi porta a pranzare in un ristorante cinese e successivamente in un bar di fronte alla stazione ferroviaria per continuare il nostro dialogo.
Verso le 16.00 a fianco del nostro tavolo all' aperto non posso non notare una giovane ragazza , un uomo ed un bambino seduti a cinque metri da noi.  La ragazza è angosciata, gli occhi arrossati dal pianto, si vede che si trattiene dal non urlare dalla disperazione.
L'uomo invece è impassibile, non muove una ciglia e il bambino di circa dieci anni gioca da solo non avvertendo la situazione difficile. Il tempo passa , avviso mio cugino di  questa situazione strana, ma lui è di spalle e giustamente non vuole girarsi per non destare curiosità.
Io però li ho di fronte e sinceramente l' angoscia della ragazza invade il mio animo, non riesco a far finta di niente e mi chiedo, l'uomo prima o poi di fronte a questa situazione reagirà, la consolerà e invece niente, rimane impassibile. Dentro di me nasce un sentimento di compassione per la ragazza,  vorrei consolarla. 
Verso le 17.30  queste tre persone  si allontanano dal bar. Sono ormai le 18.30 , il treno per il rientro a Bologna è previsto per le 19.00, mi sono appuntato l'orario su un biglietto per non dimenticarmi. Ma ad un certo punto , non so il perché , mentre  mi ero allontanato per andare in bagno , mi sorge un sospetto, estraggo il biglietto dalla tasca e con grande stupore compresa una bella dose di stupidità mi accorgo che l' orario previsto per la partenza era per le 18.30 !!!!! ???? e il mio orologio dice proprio le 18.30
Allora mi precipito da mio cugino angosciato e gli dico " ho perso il trenooooo !!!...., ci alziamo dal tavolino paghiamo il conto velocemente  e ci precipitiamo verso la stazione, visioniamo l'orario  e notiamo un treno che parte alle 18.45 con direzione Ancona. Sicuramente si ferma a Bologna pensiamo, però non è un intercity ma un eurostar con prenotazione obbligatoria. Il tempo stringe, non c'è tempo per pensare dobbiamo precipitarci al binario, poi chiederemo come fare. Infatti incontriamo al binario un uomo del personale ferroviario , lo avvisiamo che sono senza biglietto con i requisiti necessari per il viaggio e lui ci risponde di andare nella carrozza numero sette , il bigliettaio provvederà a farmi pagare il supplemento.
Mi dico che non posso esitare perché fra qualche ora dovrò andare al lavoro, salgo e velocemente saluto mio cugino. Le porte si chiudono e il treno parte ma quando mi giro  con grande stupore vedo la ragazza del bar  con suo figlio seduti sulla prima poltrona della carrozza numero sette...rimango frastornato e incredulo , mi siedo qualche metro più in là attonito. La giovane ragazza sta parlando al cellulare e continua a piangere, e così continua per un bel pezzo mentre il treno oramai è a metà strada verso Bologna. Intanto faccio quattro chiacchiere con una signora di fronte a me,  ad un certo punto incrocio gli occhi della ormai citata ragazza che ormai ha chiuso la lunga telefonata e spontaneamente con una mano  verso i miei occhi  le faccio cenno di smettere di piangere. Lei mi guarda stupita, è vistosamente imbarazzata  distoglie lo sguardo.  Siamo ormai a Bologna, mi alzo per andare verso l'uscita e contemporaneamente anche la ragazza con nella mano suo figlio si dirige verso l' uscita e allora ormai accanto uno all' altra le rivolgo la parola esclamando " coraggio, coraggio "
A quel punto la ragazza con voce tremolante mi racconta. Vengo dalla Romania, mi sono sposata a Torino con uomo  che dopo soli sei mesi mi ha lasciata, io stavo bene in Romania, perché mi deve succedere questo !! . Io le chiedo perché è stata lasciata , lei mi risponde  che lui , il marito con un evidente diversità di età , non sopportava più suo figlio, anzi le aveva chiesto di scegliere o lui o suo figlio.
Lei  mi dice, ma come potevo scegliere tra mio figlio e mio marito... per forza me ne sono andata . MI si stringe il cuore, come si può essere così malvagi nel chiedere a una persona  di scegliere tra l' amore del figlio (anche se di una altro uomo) e il marito. Le faccio coraggio, le dico che è una ragazza molto giovane , sicuramente troverà un'altra persona per costruire il suo futuro. Le chiedo dove è diretta, mi dice che a Bologna c'è un amica che l' aspetta , sarà sua ospite per un po' di tempo.
Il treno ormai è arrivato a Bologna e lei mi chiede se la posso aiutare nei bagagli, infatti ci sono tre valige posate  sul treno. Ovviamente prendo la più pesante ma faccio troppa confidenza sulle mie forze e quando sono alle prese con i  predellini  per salire e scendere dal treno il peso della valigia mi fa scivolare velocemente  che a momenti mi scaravento a terra !!!! 
Ovviamente faccio finta di niente... e vedo la ragazza che abbraccia la sua amica accompagnata dal marito. Dopo pochi istanti la ragazza rumena nel salutarmi mi abbraccia calorosamente ringraziandomi  di esserle stata vicina. Io le auguro buona fortuna, e la saluto e a questo punto  anche l' amica della ragazza rumena  prende la parola e mi dice " non so chi sei , non ti conosco, ma ti ringrazio di aver sostenuto la mia amica che ha passato una bruttissima giornata. "

E' tempo di rientrare a casa, la giornata volge al termine lasciando nel mio cuore parecchi interrogativi.... In fede Dino, alias papino