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La voce dei lettori

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La bontà di una bimba

Zifonso

Susy Simi, 9 anni, di Livorno, è stata premiata come la bambina più buona d'Italia. A proporla per questo riconoscimento è stato il direttore della scuola, il professor Mario Giusti, quando ha saputo che Susy ha sacrificato la sua vita di bambina per stare vicino ai suoi genitori, Emilia e Pietro, ciechi dalla nascita. L'associazione benefica «Angelicchia d'oro," non ha avuto esitazioni e ha accolto con gioia anche la testimonianza riconoscente dei genitori di Susy. «Sì è vero, nostra figlia è la bambina più buona d'Italia. è una bambina stupenda, ha nove anni ma, da quando ne aveva solo tre, aiuta Pietro,mio marito, e me, che siamo ciechi dalla nascita. È la nostra guida. Susy ci racconta tutto quello che poi non possiamo vedere, ci accompagna, aiuta nelle faccende domestiche... cerca di rincuorarci quando siamo preoccupati. Grazie a lei, la nostra vita è cambiata: a volte ci sembra addirittura di non essere più ciechi».

E sempre vero che fa più rumore la cronaca del male che quella della bontà!
In noi si insinua una cecità interiore e mentale che non ci fa vedere la moltitudine di santi e martiri, di testimoni dell'Amore, diffusa in tutto il mondo.
Buona domenica. Pace e gioia. Zifonso