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La voce dei lettori

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07/11/2016Il sangue di un credente

Nikolin Sh. Lëmezhi , novembre 1996 - Scutari (Albania)

Nel tempo del regime,
condannano un sacerdote,
dicendogli la causa:
- Tu sei un credente!

Lo picchiarono il poveretto,
con legnate sulla schiena.
Dal carcere non uscirai,
se la fede non neghi.

Gli dicono: Pesta la Croce!
Sarà meglio per te.
E così presto
libero sarai.

Non pensano quei miseri,
figli della schiavitù,
che è la stessa Croce,
segno di libertà.
 
All’improvviso il sacerdote,
la Croce abbracciò.
Bam! - sparò il fucile,
sulla fronte lo colpì.

Il sangue versato,
bene sul muro scrisse:
Per Cristo sono morto,
con Cristo ora vivo.


Gjaku i një fetari

Në kohë të regjimit,
dënojnë një meshtar,
duke i thënë shkakun:
- Ti je besimtar!

 E rrahën të gjorin,
shpinës i japin dru.
Nga burgu s’do dalësh,
fenë pa e mohu’.
 
I thonë: Shkele Kryqin!
Do të dalë më mirë.
E kështu së shpejti,
do të jesh i lirë.

S’mendojnë të mjerët,
bijtë e robërisë,
se është vetë Kryqi,
shenja e lirisë.

Papritmas meshtari,
Kryqin përqafoi.
Bam! – krisi pushka,
në ballë e qëlloi.
 
Gjaku i derdhur,
bukur në mur shkroi:
Për Krishtin vdiqa,
me Krishtin jetoj.

Beatificati 38 martiri albanesi

Sono stati beatificati il 5 novembre, a Shkodër (Scutari), i 38 martiri albanesi uccisi tra il 1945 e il 1974 dal regime comunista capeggiati da Vinçenc Prennushi, religioso dei Frati Minori e Arcivescovo di Durazzo imprigionato e martirizzato perché non accettò di creare la Chiesa nazionale albanese, separandosi dalla Santa Sede.

Nel gruppo ci sono anche mons. Fran Gjini,  religiosi gesuiti, francescani, diocesani ed anche quattro laici, tre uomini e una donna,. I missionari e la Chiesa di Albania hanno sofferto ed hanno testimoniato questo amore a Cristo fino all’eroismo, fino alla tortura.