Le rivelazioni nel Santuario della SS. Trinità Misericordia

Le rivelazioni avvenute nel Santuario della SS. Trinità Misericordia a Maccio di Villa Guardia, nella Diocesi di Como

Il 27 novembre si celebra la Festa della Beata Vergine Maria della Medaglia Miracolosa, in ricordo della apparizione della Vergine a Santa Caterina Labouré nel 1830, 158 anni fa. Ma il 27 novembre di quest’anno è anche il 15esimo anniversario dell’attribuzione alla Chiesa Parrocchiale di Maccio della qualifica di Santuario Diocesano intitolato alla Santissima Trinità Misericordia. È una buona occasione per fare il punto sui fatti e le rivelazioni avvenute in quel luogo, che la Chiesa ha solennemente approvato, e che sono un modo con cui il Signore sta continuando il discorso che aveva iniziato parlandoci del suo Sacro Cuore.

Negli anni 2000-2015, ma ancora fino al presente, Dio ha chiesto a un laico tuttora vivente che abita a Maccio di Villaguardia (Como), Gioacchino Genovese, sposato, con figlie e nipoti, professore di Musica, direttore della scuola di Musica e Danza di Villa Guardia di scrivere ciò che la Santissima Trinità gli faceva vivere nelle illuminazioni intellettuali e di consegnare gli scritti al Vescovo. Questi scritti, raccolti in due volumi da 400 pagine ciascuno, per ora solo nelle mani del Vescovo e degli addetti, sono un vero trattato sulla SS. Trinità ricco di affermazioni teologiche, di visioni, di preghiere, di raccomandazioni e di riflessioni.

La Chiesa ha solennemente approvato

Il Prefetto Cardinale Fernandez Prefetto del Dicastero della Dottrina della Fede, ha inviato le lettere di approvazione, confermate da papa Francesco e indirizzate al Vescovo di Como, Card. Oscar Cantoni, in data 4 ottobre 2023 e tra l’altro dice: «Dopo essermi attentamente informato, riconosco con gioia che l’intera vicenda è intrisa di elementi positivi di cui non si può non tener conto per il bene spirituale dei fedeli».

«Questo decreto – ha detto il Vescovo – accoglie tutta la bontà del messaggio di Dio e tra le righe, neanche tanto velatamente ne riconosce la soprannaturalità, quando dice che ci sono segni dell’agire dello Spirito. E poi c’è l’autorità del Papa».

Nei mesi seguenti il Dicastero della Dottrina della Fede ha emanato nuove Norme e alla luce di queste ha emanato un nuovo decreto.

Il 15 luglio 2024 è stato pubblicato il nuovo decreto di approvazione. In esso, il Dicastero per la Dottrina della Fede ribadisce il suo nulla osta alla diffusione degli Scritti.

Le rivelazioni

All’inizio erano soprattutto messaggi personali circostanziati che Il Messaggero doveva riferire alle persone indicate e che non hanno lasciato traccia scritta.

Nella seconda fase il Signore ha chiesto di scrivere le illuminazioni intellettuali che faceva vivere a Il Messaggero: visioni, incontri con Gesù, la Vergine Maria, con vari santi, fino ad una visione coinvolgente del mistero trinitario.

La terza fase è stata caratterizzata dall’invito ai parrocchiani a pregare soprattutto con l’adorazione dell’Eucaristia.

Proprio l’adorazione era frequentemente accompagnata da un “segno” verificabile: il blocco di marmo dell’altare trasudava acqua che si raccoglieva in gocce e poi scorreva non sempre seconde le leggi della gravità.

Questa rivelazione è arricchita da molte preghiere che sono state dettate direttamente da Gesù, da Maria, dall’Angelo custode. Sono preghiere di contemplazione, lode, ringraziamento, richiesta di perdono.

La pubblicazione da parte del Vescovo, Card. Oscar Cantoni, del volume che contiene le Preghiere porta la data del 12 maggio 2023.

In queste rivelazioni

Non ci sono segreti, ne annunci di catastrofi, ma c’è un messaggio reiterato di Amore da parte di Dio, SS. Trinità Misericordia, per gli uomini che Egli vede smarrirsi. Non c’è nessuna aggiunta alla Dottrina o alla Morale cristiana, ma vengono richiamati con forza alcuni temi fondamentali che l’abitudine o la trascuratezza ha ridotto a ritualità formale. Le maggiori raccomandazioni sono rivolte ai sacerdoti.

Un segno particolarmente significativo ha accompagnato la vita di questa parrocchia: sono fiorite 16 vocazioni adulte o al sacerdozio, o ai ministeri, o alla vita consacrata.

Il 28 novembre 2010 il vescovo, che allora era Mons. Diego Coletti, ha deccretato che la Chiesa Parrocchiale diventasse il Santuario Diocesano della SS. Trinità Misericordia.

Il Messaggio centrale: i due misteri principali della fede

Ecco perché la preghiera fondamentale di Maccio, che raccoglie ambedue i misteri si esprime proprio così:

Mio Signore e mio Dio
per il dono della Tua Incarnazione Passione, Morte e Risurrezione,
contemplo, adoro e prego.
Santissima Trinità, Misericordia infinita io confido e spero in Te!

Il Messaggero afferma di averla vista scritta a caratteri cubitali mentre tutti i santi e gli angeli adoravano la SS. Trinità.

I temi ricorrenti nelle rivelazioni della SS. Trinità a Maccio

Estratto dalle catechesi di Mons. Ivan Salvadori, Vicario Generale della Diocesi di Como.

Gli “scritti”, li abbiamo chiamati volutamente con questo nome generico, approvati dalla Chiesa sono redatti in ordine cronologico. Partono dal 2007 e vanno avanti ancora per qualche anno.

Sono un po’ biografia, un po’ testimonianza, un po’ raccolta di visioni, ce ne sono davvero tante, concentrate attorno al tema grande della Trinità Misericordia.

Di gran lunga predominante negli scritti è il tema della Trinità, ma riletto a partire dal nome di Misericordia. E in tante pagine degli scritti, tema ricorrente, la Trinità è presentata come Misericordia. Misericordia è il nome preferito con cui possiamo chiamare Dio come Padre, Figlio e Spirito. Dio è Misericordia.

E cosa vuol dire che Dio è Misericordia? Vuol dire che Dio ci viene incontro per attirarci a sé.

Si abbassa per farci partecipare della sua vita divina. La Misericordia non è una sorta di condono incondizionato. No, dice lo stile di Dio che ama così tanto la sua creatura, che si abbassa per permettere alla creatura di entrare nella sua vita divina. Questa è la Misericordia.

E forse la finezza più grande è questa: è il Verbo che si incarna ma è coinvolta tutta la Trinità. E così il Verbo è come la porta che consente di accedere al mistero del Dio Trino e Uno.

Ci sono riletture di pagine bibliche fatte con uno spessore trinitario che io personalmente non avevo mai sentito. C’è una rilettura trinitaria molto bella del mistero della passione, anche qui con accenti perfino raffinati. È il mistero del Dio Uno e Trino, dove tutte le persone divine sono coinvolte nella passione del Verbo.

Quindi che cosa è venuto a rivelare Gesù Cristo? Che Dio è misericordia che il suo volto è misericordia cioè che Dio è relazione e poiché è dono in se stesso è dono anche fuori di sé.

Dio fa di tutto per attirare la creatura a sé.

E poi ci sono grandi insistenze sulla divinità del Figlio, che a volte la Chiesa ha ridotto semplicemente a un uomo, a una cifra interpretativa dell’umano. Riconoscere che Gesù è il Figlio di Dio, è Dio e non è semplicemente un uomo esemplare, significa ricuperare lo spessore della vita trinitaria. Poi negli scritti si parla molto della passione. Ci sono pagine molto belle nelle quali si descrive la tentazione di Cristo, tentato nell’umanità e tentato nella divinità, che sperimenta nell’umanità l’abbandono del Padre e tuttavia obbedisce dando corso all’opera della Redenzione.

La misericordia ci raggiunge soprattutto nell’Eucaristia

Si parla molto del mistero eucaristico insistendo soprattutto sul mistero della presenza.

E poi l’Eucaristia è messa in relazione al mistero trinitario. È vero che quello è il Corpo di Cristo ma il dono è il dono di tutta la Trinità.

Ci sono pagine davvero belle anche sul tema della Chiesa, vista soprattutto nella figura sponsale

E poi, e vorrei soprattutto insistere su questo tema, la grande attenzione ai preti. Si può dire che gli scritti parlino soprattutto di loro, perché sono la mediazione di cui il Signore ha dovuto aver bisogno per raggiungere il gregge.

Il modello di tutti è naturalmente la Vergine Maria a cui sono dedicate molte pagine degli scritti.

A volte è lei che parla negli scritti. Maria è così importante perché rappresenta l’esito positivo della creatura che accoglie il Creatore. Rappresenta l’umanità che ha realmente accolto la proposta di Dio, si è lasciata riempire della misericordia e per questo noi possiamo specchiarci in lei e possiamo capire qual è la nostra vera immagine è per quello che Maria ci guida al suo figlio e in lui dunque alla Trinità».

E alla fine certo verrebbe da chiedersi: ma perché il Signore è sceso a Maccio? Perché la Trinità ha voluto rivelarsi a Maccio? Che cosa ha voluto dirci ultimamente?

È venuta a farci capire una cosa: che il Signore non abbandona la Chiesa, vive in essa. E se anche sembra dormire sulla barca, è presente; perché il Signore vuole rassicurarci della sua presenza, vuole farci capire: “Io sono presente alla tua vita, nella tua chiesa particolare, nella Chiesa universale. Io non l’ho abbandonata la Chiesa, sono presente, voglio che mi si metta al centro come Trinità Misericordia”.

In tutto questo c’è una continuità di pensiero con suor Faustina Kowalska: in lei il messaggio della misericordia aveva un accento cristologico. Qui a Maccio l’accento è trinitario. Non c’è contraddizione, c’è continuità, perché Gesù è venuto a rivelare il mistero della Trinità. Dunque c’è una perfetta continuità e, per così dire, il compimento, e questo ci dimostra come Dio tesse la sua storia con gli uomini in maniera paziente. Ed ecco perché qui a Maccio noi diciamo:

Santissima Trinità misericordia infinita io confido e spero in Te.

(a cura di Don Ferdinando Colombo, salesiano)

Immagine di copertina: Il Card. Oscar Cantoni e sacerdoti della Diocesi di Como in adorazione dopo l’Eucaristia di ringraziamento celebrata il 27 ottobre 2023, nel Santuario della SS. Trinità Misericordia, in occasione dell’approvazione, da parte della Chiesa, del testo delle Rivelazioni.

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