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Benvenuto/a in questo sito che vuole aiutarti a stringere una sempre più intima amicizia spirituale con Gesù, Amore Misericordioso. Il Suo Spirito vive in te, abita la tua persona, alimenta ogni tua attività e ti rende capace di amare te stesso, le altre persone e il creato e, per mezzo loro, di dare gloria al Padre.
Cuore
Onoriamo il Cuore di Gesù per evidenziare che l’amore, simboleggiato nel cuore, pervade tutta la persona di Gesù.
«Il cuore di carne è assunto come immagine o segno privilegiato del centro più intimo del Figlio incarnato e del suo amore insieme divino e umano. Veneriamo tale immagine che lo rappresenta, ma l’adorazione è rivolta solo a Cristo vivo, nella sua divinità e in tutta la sua umanità, per lasciarci abbracciare dal suo amore umano e divino.
Questo Cristo dal cuore trafitto e ardente è lo stesso che è nato a Betlemme per amore; è quello che camminava per la Galilea guarendo, accarezzando, riversando misericordia; è quello che ci ha amati fino alla fine aprendo le braccia sulla croce. Infine, è lo stesso che è risorto e vive glorioso in mezzo a noi.
Quell’immagine venerata di Cristo, dove risalta il suo cuore amoroso, ha nello stesso tempo uno sguardo che chiama all’incontro, al dialogo, alla fiducia; ha mani forti capaci di sostenerci; ha una bocca che ci rivolge la parola in modo unico e personalissimo».
Sono parole di papa Francesco nella lettera enciclica “Dilexit nos” dedicata al Sacro Cuore.
Abitato dalla Trinità
«La devozione al Sacro Cuore facendo riferimento al Figlio di Dio che si è incarnato per opera dello Spirito Santo al fine di realizzare il progetto del Padre che vuole la nostra salvezza ha necessariamente una dimensione Trinitaria.
Sempre Cristo si è riconosciuto amato dal Padre: «Mi hai amato prima della creazione del mondo» (Gv 17,24). E Gesù, nel suo cuore umano, era estasiato nell’ascoltare il Padre che gli diceva: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento» (Mc 1,11).
Ed è lo Spirito Santo, che riempie il Cuore di Cristo e arde in Lui. Perché, come ha detto San Giovanni Paolo II, il Cuore di Cristo è «il capolavoro dello Spirito Santo».
È lo Spirito che aiuta a cogliere la ricchezza del segno del costato trafitto di Cristo, dal quale è scaturita la Chiesa». In definitiva, «solo lo Spirito Santo può aprire dinanzi a noi questa pienezza dell’“uomo interiore”, che si trova nel Cuore di Cristo. Solo Lui può far sì che da questa pienezza attingano forza, gradatamente, anche i nostri cuori umani».
(Idem)
Sorgente di Grazia
Il Cuore di Cristo squarciato dalla lancia, è il punto di partenza e di costante riferimento per raggiungere la vera conoscenza di Gesù Cristo e in lui adorare l’infinita Misericordia della SS. Trinità.
Il Sangue e l’acqua scaturiti da quel cuore squarciato, sono la sorgente viva dei Sacramenti da cui nasciamo come figli del Padre e fratelli di Cristo: nasce la Chiesa, la comunità dei consanguinei di Cristo.
Il Cuore squarciato è un rifugio sicuro contro ogni male, è la fonte viva a cui bisogna sempre tornare per ricevere l’abbraccio della infinita Misericordia di Dio che ci perdona e ci rende capaci di amore vero.
È la porta spalancata per chi vuol penetrare nel mistero d’amore della vita del nostro Dio, SS. Trinità Misericordia infinita, che proprio l’Incarnazione, Passione, Morte e Risurrezione di Cristo ci hanno rivelato.
E di Vita Nuova
Il cuore di Gesù, che ci ricorda la concretezza della sua umanità formatasi nel grembo di Maria, è diventato il simbolo della sua donazione totale: sulla croce la lancia del soldato squarcia il cuore di Cristo, ne scaturiscono acqua e sangue, Battesimo ed Eucaristia, la nuova vita.
La nostra vita nasce, cresce e si sviluppa quando è vissuta in profonda unione con il Padre Misericordioso, con Gesù nostro fratello e con lo Spirito Santo, Amore. Allora potremo dire, con San Paolo, che «non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me. La vita che ora vivo in questo mondo la vivo per la fede nel Figlio di Dio che mi ha amato e volle morire per me». (Lettera ai cristiani della Galazia, capitolo 2)
Cuore Eucaristico
Cresce in noi il desiderio di progredire nell’unione effettiva a Cristo. È Gesù stesso che ci suggerisce il modo: nell’Eucaristia si rende disponibile con il suo corpo e il suo sangue, perché nutrendoci di lui tutta la nostra persona, il nostro corpo e tutta la vita prendano parte al Suo Sacrifico. L’intensa partecipazione comunitaria all’Eucaristia (Liturgia della Parola e liturgia Eucaristica) ci permette di conoscere e fare esperienza dell’amore di Dio che si rivela esclusivamente in Gesù Cristo. Soprattutto nelle prove della vita potremo vivere la partecipazione alla Sua lotta contro il Male; e consapevoli di essere una cosa sola con Lui, potremo esclamare con intima gioia: “Completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa” (Col 1,24). Ecco infatti cosa dice Gesù, nelle rivelazioni di Maccio:
«Quando nell’Eucaristia ti nutri di Me sentirai pulsare in te questo Cuore, umano di Me tuo fratello, e divino di Me tuo Dio. E in me, Verbo, tutta la nostra natura divina si parteciperà a te e tu potrai dire che in te, attraverso di Me, pulsa il Cuore dell’unico Dio: il cuore del Padre che ti brama, del Figlio che ti ama, dello Spirito che ti attira, il cuore di Me tuo Dio, uno, Trinità, Misericordia!».
L’Eucaristia, che è il centro unificante che alimenta la nostra vita spirituale è anche il vertice del culto (non semplice devozione come tante altre) al Sacro Cuore di Gesù.
Per questo l’impegno principale dell’Opera Sacro Cuore è consolidare la millenaria pratica cristiana di far celebrare Sante Messe per dare consistenza soprannaturale nel ringraziare il Signore o nel chiedere aiuto in ogni circostanza della vita: anniversario di matrimonio, guarigione di un malato, nascita di un bimbo, una laurea, la nuova casa, soprattutto per il suffragio dei nostri defunti, e così via.
Cuore di Gesù e Cuore Immacolato di Maria
Abbiamo una Madre che continuamente viene a ricordarci tutto questo, perché Dio ha affidato a Lei di custodirci e tenerci sulla Via e nella Verità che è Cristo Gesù. Essa viene inviata dal Signore a preparare all’incontro con Lui. Il Suo ruolo di Madre e di potente intercessore aiuta i fedeli e indirizza sempre a Dio.
Si apre uno squarcio di cielo che è un autentico anticipo di paradiso perché ci fa intuire quanto più ricco e profondo sia il grande disegno dell’Incarnazione che coinvolge pienamente Maria fin dall’eternità. Essa ora ci dice:
«E allora figlio comprendi anche perché il Mio piccolo cuore, che Dio volle Immacolato in vista dell’Incarnazione del Divin Verbo nel mio grembo, mai violato da alcuno, ma da sempre amato dall’Amore Divino, il Mio Cuore proprio per questo è un ulteriore Dono che scaturisce dall’Infinito e Immenso Cuore divino della SS. Trinità in vista dell’Incarnazione in un Cuore Umano del Sacratissimo Cuore del Verbo Divino, di Mio Figlio Gesù.
Dio ha voluto diffondere la devozione al Mio Cuore Immacolato, proprio per ricordare quanto egli ama la creatura: ne ha scelto una già dall’eternità perché questa era già nel Suo disegno d’amore scaturito dal Suo Cuore eterno.E meraviglia tra le meraviglie, questo piccolo Cuore, cuore di creatura, quindi creato, diviene la culla del cuore umano di Colui che è Il Figlio di Dio; del Sacratissimo Cuore del Verbo. La SS. Trinità ha preso dimora nel mio piccolo Cuore umano e mi ha fatta suo tempio, qual dono non solo per me; ma per ogni creatura! Venite a Me, dunque, ma guardate sempre in alto a mio Figlio, al suo Cuore trafitto che vi rigenera nell’Acqua della Misericordia. Al Suo Cuore Trafitto e quindi al suo Corpo e Sangue donato una volta per tutte, che vive ogni giorno per voi nell’Eucaristia, ove pulsa ogni giorno vivo questo Cuore Sacratissimo, Cuore visibile del Dio invisibile, Cuore della SS. Trinità, Cuore della Misericordia, Cuore di DIO!».
L’immagine a fianco, attraverso l’atteggiamento di Maria, suggerisce di accostarci a Cristo, di abbracciarlo con tenerezza e accogliere come un tesoro prezioso ogni goccia del suo sangue prezioso.
Cuore a Cuore nella preghiera
L’Adorazione è esperienza di profondo incontro con il Signore ed è un dialogo orante, da cuore a cuore, con Cristo vivo presente nell’Eucaristia. Il culto al Sacro Cuore ci invita ad entrare nell’intimità di una preghiera affettuosa e confidente mentre contempliamo questo Cuore straripante d’amore.
Il Signore ci salva parlando al nostro cuore dal suo Sacro Cuore. San John Henry Newman trovava nell’Eucaristia il Cuore di Gesù vivo, capace di liberare, di dare senso ad ogni momento e di infondere nell’uomo la vera pace:
«O santissimo ed amabilissimo Cuore di Gesù, tu sei nascosto nella santa Eucaristia, e qui palpiti sempre per noi. […] Io ti adoro con tutto il mio amore e con tutta la mia venerazione, col mio affetto fervente e con la mia volontà più sottomessa e risoluta. O mio Dio, quando tu vieni a me nella santa comunione e poni in me la tua dimora, fa’ che il mio cuore batta all’unisono col tuo. Purificalo da tutto ciò che è orgoglio e senso, che è durezza e crudeltà, da ogni perversità, da ogni disordine, da ogni tiepidezza. Riempilo talmente di te, che né gli avvenimenti quotidiani, né le circostanze della vita possano riuscire a sconvolgerlo, e nel tuo timore e nel tuo amore possa trovare la pace».
(Lettera enciclica “Dilexit nos” dedicata al Sacro Cuore)
Affidiamoci alla Misericordia
Cuore del Cuore di Gesù è la Misericordia. Gesù ha voluto rivelare che la Misericordia è la struttura costitutiva del suo essere: il Padre è Misericordia, il Verbo è Misericordia, lo Spirito Santo è Misericordia.
L’incarnazione del Verbo è il gesto supremo della Misericordia infinita di Dio verso noi creature.
Gesù il figlio di Maria Vergine è Misericordia palpabile che nell’Eucaristia ha deciso di restare per sempre con noi come cibo, medicina, forza, amore, perdono per ciascuna creatura e in particolare per chi si sente travolto dalla propria fragilità.
Un atteggiamento materno sempre più intenso da parte della SS. Trinità, che ha il potere di trasformare il nostro cuore e renderlo capace di amare gratuitamente come ama Lui.
La nostra risposta, la nostra preghiera, deve essere un inno di ringraziamento, di riconoscenza, di adesione concreta ai suoi sentimenti; deve tradursi in una convinzione interiore che Gesù è sempre con noi, vive in noi. Le nostre scelte di vita, il nostro comportamento deve essere modellato su Cristo.
Affidiamoci fiduciosamente all’amore misericordioso di Gesù, allarghiamo l’orizzonte della nostra intercessione e facciamo in modo che il nostro cuore si dilati secondo le dimensioni di Quello di Cristo perché tutti gli uomini, soprattutto i più poveri, possano trovare posto nel nostro dialogo d’amore con Gesù.
Il Vangelo di Matteo al capitolo 11 ci suggerisce questa preghiera: «Ti ringrazio, Padre, Signore del cielo e della terra. Ti ringrazio perché hai nascosto queste cose ai grandi e ai sapienti e le hai fatte conoscere ai piccoli. Sì, Padre, così tu hai voluto».
«Venite con me, tutti voi che siete stanchi e oppressi: io vi farò riposare».
Rispondiamo: «Credo, Signore, sostieni la mia fede».
«Accogliete le mie parole e lasciatevi istruire da me».
Rispondiamo: «Parla Signore, il tuo servo ti ascolta».
«Io non tratto nessuno con violenza e sono buono con tutti. Voi troverete la pace, perché quel che vi domando è per il vostro bene, quel che vi do da portare è un peso leggero».
Rispondiamo: «Da chi andrò, Signore? Tu solo hai parole che danno la vita eterna»
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