Il Santuario del Sacro Cuore a Bologna
Il Santuario del Sacro Cuore di Gesù, fatto erigere dal Card. Domenico Svampa, arcivescovo di Bologna, è opera dell’architetto Edoardo Collamarini (1863-1928). Posta la prima pietra nel 1901, il tempio fu aperto al culto il 15 ottobre 1912.
Il 21 novembre 1929 crollò la maestosa cupola. Nel 1930 la Parrocchia venne affidata ai Salesiani e fu nominato parroco don Antonio Gavinelli, il quale si mise all’opera per ricostruire il Tempio che venne riaperto il 19 maggio 1935.
Nel bombardamento aereo del 25 settembre 1943 l’edificio fu gravemente colpito: crollò parte della facciata e della fiancata destra. Don Gavinelli, finita la guerra e rientrando dal confino a cui l’aveva condannato il fascismo, si dedicò nuovamente alla ricostruzione.
Nella cripta del Tempio riposano le salme del Card. Domenico Svampa e di don Antonio Gavinelli, che per ben due volte ricostruì il Santuario e propagò la devozione al Sacro Cuore in tutta l’Italia e anche all’estero.
Alcune misure del Santuario: 52 metri dalla porta maggiore al fondo dell’abside; 29 metri la larghezza media. Il grande rettangolo centrale, che forma il corpo della chiesa, è di metri 45 per 14. La croce sulla cupola si trova a 60 metri di altezza.
