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Il Santo del giorno

 

Marzo 2024

17 Aprile

Nome: ROBERTO

S.ROBERTO
Abate e confessore († 1067)

 

Roberto, nacque in mezzo ad una foresta, poco avanti il Mille. Non figlio di boscaioli, come si potrebbe credere, ma di una nobildonna della famiglia di Turlandia, colta dalle doglie del parto nel fitto di un bosco, mentre si recava ad un Castello vicino. Si disse subito che il neonato era destinata a diventare eremita celebre. Giovanissimo, fu consacrato sacerdote. Una virtù caratteristica di Roberto fu la sua carità verso gli infermi. Non si limitò a soccorrerli secondo il bisogno, ma aprì un ospizio tutto per loro, e vi si prodigò in una assistenza costante e premurosa. Ma la vocazione di Roberto era un’altra, più aderente al suo tempo caratterizzato dalla vita monastica. Perciò San Roberto tentò di ritirarsi nel famoso monastero francese di Cluny, ma ne fu impedito da una specie di sollevazione popolare. Era troppo caro agli abitanti di Brioude, e questi lo rincorsero a Cluny, convincendolo a tornar tra loro. Roberto, turbato, si recò a Roma, e sulla tomba degli apostoli pregò di poter conoscere se la volontà di Dio. Al ritorno incontrò un soldato, chiamato Stefano. Questi gli chiese quale fosse la strada migliore per una vita di penitenza: “Lascia ogni cosa, - disse San Roberto -, e mettiti al servizio del Signore”. “Lo farei volentieri – rispose Stefano, - solo se questo sacrificio potessi compierlo con te”. Forse era proprio questo il segno divino che Roberto aspettava. Confidò a Stefano la sua segreta e accorata aspirazione, e insieme decisero di ritirarsi in un luogo solitario, sotto la protezione della Santa Vergine. Si unì un altro soldato, Dalmazio, stanco di odio e di battaglie. Si stabilirono tra i ruderi di una vecchia chiesa, e attorno vi sistemarono le loro cellette di frasche. Nasceva così l’Abbazia della Chaise-Dieu, che significa “Sedia di Dio”, e quindi anche “Casa di Dio”. Dopo inifinite difficoltà, guidata dal suo Santo Abate, la Chaise-Dieu divenne uno dei più importanti focolari monastici francesi. Assicurava il culto a cinquanta paesi vicini, e ospitava ben trecento monaci. San Roberto morì il 17 aprile dell’anno 1067

17 Aprile

Nome: WANDA

Beata WANDA (o VANDA)
Principessa polacca (sec.VIII)

 

E’ un nome femminile molto popolare in Polonia e significa “destrezza, agilità”. E’ conosciuto grazie al racconto sul Re Krak, trasmesso o inventato da Vinventy Kadtubek (storico antico). Dalle sue cronache questo racconto è passato alle altre cronache e anche dispense scolastiche di storia. Wanda era un’eroina di molte opere letterarie polacche (dal Rinascimento alla Polonia moderna) ed anche straniere (francesi e tedesche) particolarmente nell’Illuminismo. L’etimologia di questo nome non è stata spiegata in maniera uniforme. Questo si spiegava con la parola dialet-tale “Wada” (Wonda) che significa “pesca”, con il lituano “Vanduo” che significa “acqua, onda”. La più probabile ipotesi è quella che il nome Wanda derivi dai doppi nomi germanici tipo Wandelburg, Wandelgard, come loro abbreviamento. Nel XIX secolo in un’era del ritorno dei nomi slavi, Wanda è diventato un nome popolare del Battesimo. I diminutivi sono Wanzia, Wandeczka. I corrispondenti stranieri dal latino: Vanda, dall’inglese: Wanda, Wenda, Wendy, dal tedesco Wanda. La santa che porterebbe questo nome, sugli elenchi agiografici, istoriografici non compare. In verità abbiamo una candidata agli altari, che sarebbe Wanda Malczewska, morta il 25 settembre 1896, che potrebbe trovare il suo posto qui. Nonostante una forte divulgazione del nome, soprattutto nel periodo tra le due guerre, essa non è ancora molto conosciuta e la sua beatificazione non è terminata. In ogni caso non era questa venerabile persona che avevano in mente le generazioni polacche dando alle loro figlie il nome Wanda. Questo nome popolare ricordava talvolta la persona dei racconti letterari e trovava posto nelle canzoni, nei racconti popolari, nella letteratura e nell’arte polacca. Col tempo è entrata nel tesoro dei racconti nazionali e sull’esempio dei santi ha ricevuto una data sul calendario il giorno 23 giugno, come se fosse il dies natalis. Ma questo ha poco a che fare con l’agiografia. Alcuni segnalano che il popolo qua e là ritiene Wanda una santa cristiana.